sabato 8 febbraio 2014


REMAKE interpretazioni contemporanee de
“La Ragazza con l’orecchino di Perla”
mostra collettiva


Domenica 09 Febbraio 2014, dalle 16.00 alle 20.00
Galleria SPAZIO TESTONI in Via D’Azeglio 50 a Bologna...

24 Artisti invitati dalla galleria, molti dei quali saranno presenti all’inaugurazione, presentano altrettante opere liberamente ispirate al famoso dipinto di Jan Vermeer (Delft, 1632 – Delft, 15 dicembre 1675), dal titolo originale “La ragazza col turbante”:

Omar Galliani e i suoi allievi in residenza a Canossa: Antonio Sidibé, Caterina Sbrana, Dellaclà e Matteo Tenardi, con gli artisti di Spazio Testoni: Albano Morandi, Andrea Francolino, Andrea Mazzola, Caroline Le Méhauté, Ester Grossi, Fabio Giampietro, Federico Galli, Giovanni De Gara, Giovanni Sesia, Ivan Tresoldi, L’orMa, Luca Guenci, Mataro da Vergato, Maurizio Osti, Melissa Provezza, Paolo Troilo, Ulrich Egger, e due nuove proposte: Eldy Veizaj e Gruppo Aris

L’esposizione resterà visibile fino al 29 Marzo 2014

 
 

"Free Wireless" 50cm x 50cm
Qui la posizione della figura ricorda quella della Ragazza con l'orecchino di perla. Come la ragazza del quadro di Vermeer indossa vestiti poveri, la mia figura indossa abiti comuni, una felpa con berretto. Al posto del volto il barile, elemento inespressivo così come è lo sguardo dell'uomo contemporaneo. Siamo tutti incastrati nel medesimo meccanismo, che cancella le piccole e grandi diversità e ci rende tutti uguali, all'interno anche del mondo di internet ( facebook, etc....). Il cavetto USB è simbolo di questa connessione con Internet che unisce il mondo ma che confonde il virtuale con la realtà, che impedisce di vedere realmente l'animo umano, che ci condiziona, come la pubblicità e tutta la comunicazione, che ci indica cosa dobbiamo pensare e dire.
La Natura è la nostra salvezza e la sua difesa il nostro modo per riconetterla alla vita.
La perla nel quadro di Vermeer è simbolo di nobilità che nel mio quadro è sostituito con il barile, simbolo di potere





 
"Pearl Factory" 50cm x 50cm

Qui troviamo lo stesso discorso del quadro precedente. Il volto è coperto da una maschera antigas. I barili/perle escono come da uno "scrigno" ma seguendo la logica della serialità delle fabbriche.
" L'intensità di un volto è capace di scuotere lo sguardo di chi lo osserva, portandolo a penetrare in ogni angolo dell'animo umano. Ma in una società in cui questo non ha più importanza, l'unico volto che vediamo è coperto, mascherato da loghi che regolano l'economia, giochi di potere o stratagemmi per la sopravvivenza.
L'uomo è in grado di salvare la Natura e di riconnetterla alla vita, riportando l'equilibrio."